Il Dragon Boat Festival è una delle maggiori festività cinesi, celebrata il quinto giorno del quinto mese del calendario lunare. Secondo un’antica leggenda, il Dragon Boat nasce oltre due millenni fa, quando il grande poeta cinese Qu Yuan si gettò nelle acque del fiume Mi-Luo per protestare contro le oppressioni subite dal popolo da parte del governo centrale. Una volta saputa la notizia, i pescatori unirono i loro sforzi per cercare il corpo di Qu Yuan utilizzando grandi barche e sbattendo energicamente i remi sull’acqua nell’intento di allontanare i pesci.
Nonostante la leggenda, gli studiosi ritengono che una tradizione simile a quella del Dragon Boat esistesse da prima che il poeta Qu Yuan nascesse. Infatti, barche con teste di drago intagliate erano già utilizzate durante le inondazioni per placare i draghi nell’acqua.
Altri sostengono che competizioni di Dragon Boat venissero organizzate in Cina durante la dinastia Sui (581-618 d.C.) e la dinastia Tang (618-907 d.C.), e che barche-drago venissero utilizzate come mezzi di trasporto sin dal 500 a.C.
DRAGON BOAT AI GIORNI NOSTRI
DRAGON BOAT AI GIORNI NOSTRI
A metà degli anni Settanta, il Dragon Boat diventa un vero e proprio sport con un regolamento internazionale, iniziando a diffondersi anche oltre i confini cinesi. Nel 1990 viene fondata l’EDBF (European Dragon Boat Federation) su iniziativa di 12 nazioni, tra cui l’Italia.
La disciplina prevede 20 atleti/e che pagaiano al ritmo di un tamburo su una tipica imbarcazione lunga 12 metri (9 metri e 10 atlete/i nel caso della cosiddetta “Small Boat”). Di fondamentale importanza è la presenza di un timoniere a poppa, che dirige la barca grazie ad un remo lungo tre metri.
Alle competizioni di Dragon Boat possono partecipare team composti esclusivamente da uomini o donne, così come squadre “miste”, che si confrontano su un percorso lungo 200, 500 o 1000 metri, con l’obiettivo di tagliare il traguardo prima delle altre imbarcazioni.
Tutti possono praticare Dragon Boat, purché ciascuno degli atleti coinvolti sappia nuotare. Non è però necessaria una particolare esperienza o preparazione atletica pregressa, il che rende questa disciplina adatta per diverse occasioni: divertimento, attività fisica amatoriale e competitiva.